Il finanziamento immobiliare solleva molte domande. Vi spieghiamo i termini più importanti:
- capitale proprio e capitale di terzi
- sostenibilità e anticipo
- ipoteca di 1° e di 2° grado
Sono molte le persone in Svizzera che sognano di possedere casa. Prima di mettervi alla ricerca di un immobile, dovete però sapere con certezza cosa potete permettervi. In fin dei conti, il finanziamento ipotecario dell’immobile dei propri sogni è per la maggior parte delle persone il progetto più grande da affrontare nella vita. Per questo motivo, vi spieghiamo tutto per filo e per segno.
Innanzitutto dovete essere certi di quanto sia il capitale proprio che potete investire nell’immobile. Fondamentalmente, chi acquista un immobile in Svizzera deve pagare almeno il 20% del prezzo di acquisto con fondi propri. Tra questi rientrano i risparmi, gli averi del pilastro 3a, valori di riscatto di assicurazioni sulla vita e il capitale della cassa pensioni. È necessario tuttavia tenere presente che, di questo 20% di fondi propri, almeno la metà non deve provenire dal capitale della cassa pensioni.
Il capitale di terzi è la quota che viene finanziata attraverso mezzi non appartenenti all’acquirente. Questa può costituire al massimo l’80% del prezzo di acquisto e viene finanziata di solito attraverso un’ipoteca. L’ipoteca è un credito che vi diamo per finanziare il vostro immobile. L’immobile che acquistate funge da garanzia.
In Svizzera viene fatta una distinzione tra ipoteca di 1°grado e di 2° grado. L’ipoteca di 1° grado può essere pari al massimo al 67% del prezzo di acquisto. Se sussiste la necessità di un finanziamento più elevato, l’acquirente deve coprire il restante 13% attraverso una cosiddetta ipoteca di 2° grado. La particolarità dell’ipoteca di 2° grado è che di solito deve essere ammortizzata entro 15 anni o fino al pensionamento. A seconda di quale dei due eventi si verifica per primo.
L’ipoteca di 2° grado viene meno se pagate oltre un terzo del prezzo di acquisto con fondi propri.
Nel finanziamento immobiliare si distingue tra ipoteche con un tasso di interesse fisso e ipoteche con tasso variabile.
- Con la nostra amata ipoteca a tasso fisso l’acquirente si assicura un tasso di interesse ipotecario fisso per una determinata durata, che può variare da due a dieci anni.
- Con l’ipoteca SARON il tasso di interesse viene adeguato ogni tre mesi alle attuali condizioni di mercato.
Con la nostra guida “Ipoteca SARON o ipoteca a tasso fisso?” scoprire qual è il modello ipotecario che fa al caso vostro. In totale offriamo quattro modelli ipotecari diversi.
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Se disponete del capitale proprio necessario, verifichiamo successivamente la sostenibilità del vostro finanziamento. In pratica calcoliamo quali sarebbero le rate ipotecarie mensili e le mettiamo in relazione con il vostro reddito netto.
La regola di base è la seguente: il carico complessivo derivante da ammortamento, tasso di interesse ipotecario e spese accessorie può ammontare al massimo al 35% del vostro reddito netto. Per poter valutare tutto ciò, abbiamo bisogno di alcuni dati, come il prezzo di acquisto, il reddito netto e i fondi propri.
Con questo calcolo definiamo anche il tasso di anticipo. L’anticipo indica il rapporto percentuale fra l’ipoteca e il valore dell’immobile e può ammontare al massimo all’80%.
💡 Un consiglio: se volete farvi subito un quadro della situazione, fate pure. Con il nostro calcolatore di ipoteche potete calcolare online la sostenibilità e l’anticipo del vostro finanziamento immobiliare.
Il nostro calcolatore di ipoteche prende in considerazione sia i tassi di interesse ipotecari attuali sia il tasso di interesse calcolatorio. Per motivi di rischio, gli istituti finanziari utilizzano il tasso di interesse calcolatorio per il calcolo della sostenibilità. L’obiettivo è quello di evitare che, in caso di un eventuale aumento degli interessi, il debitore ipotecario non si possa più permettere l’ipoteca. Questo tasso di interesse medio pluriennale è pari circa al 5%.
Per impostare un finanziamento immobiliare stabile, potete naturalmente aumentare la quota dei fondi propri. Magari avete la possibilità di riscuotere in anticipo una quota della vostra eredità, oppure potete anche prelevare in anticipo gli averi della cassa pensioni provenienti dal 2° pilastro o costituirli in pegno. Avete inoltre la possibilità di utilizzare come fondi propri anche il capitale proveniente dal pilastro 3a. Se desiderate utilizzare il vostro avere di previdenza del 2° o del 3° pilastro, ci sono alcune particolarità e limitazioni da rispettare. Trovate informazioni dettagliate in merito nell’articolo collegato.
Ce l’avete fatta: adesso conoscete i concetti di base del finanziamento immobiliare e siete attrezzati al meglio per il vostro primo colloquio di consulenza con noi. Fissate oggi stesso un appuntamento con noi.
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